Argonauta 7-12 2011





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 Alcuni appassionati stanno studiando la situazione della colonizzazione di Nodilittorina punctata (Gmelin, 1791) nelle coste italiane. Ho quindi pensato di dare un piccolo contributo con le mie osservazioni nella zona di Palo Laziale, poco a nord di Roma.
 Non ho notizie certe sulla prima comparsa di questa specie sui nostri litorali, salvo un ricordo piuttosto generico della sua apparizione alcuni anni fa. Forse in seguito alle operazioni di "ripascimento" del 2003, descritte in Argonauta n. 1-6 2011, ma la mia impressione è che sia più recente: forse 2005-2006.
 La prima comunità è apparsa lungo i muraglioni di contenimento della "Posta Vecchia" nel tratto indicato sulla destra della foto satellitare. In quel punto vi è un muraglione a doppio gradino lungo circa 20 mt; il gradino più in basso si innalza di 30-50 cm sopra il livello di marea mentre il secondo prosegue per circa cm. 130. In cima a questo secondo è stato gettato un massetto di calcestruzzo di raccordo con il muro di sostegno superiore che si eleva di altri 4-5 mt. La rottura di questo calcestruzzo, ad opera dei marosi, ha creato diversi anfratti che offrono un buon riparo a questa specie che, a mio avviso, si era estesa ad un centinaio di esemplari che condividevano l'ambiente con Melaraphe neritoides.
 E' ora evidente che N. punctata gradisce un aerosol piuttosto robusto ma anche ripari sicuri per situazioni più violente. La sua nicchia abituale è quindi situata a circa 150 cm sul livello di marea.
 Nello scorso inverno è stata realizzata una barriera trasversale in roccia, che nella foto copre dalla vista la parte più bassa della stazione, che ha drasticamente ridotto la forza delle onde in quel punto. Ne è conseguito l'abbandono di quel luogo da parte della comunità della quale restano ormai forse 20-50 esemplari. La stessa si è però spostata più ad ovest, nella zona indicata come "2011" nella mappa, dove ora risiede su un muraglione di contenimento di maggiori diemensioni, circa 250 cm sopra il livello di marea. Inoltre le barriere circostanti hanno ridotto anche qui la disponibilità di aerosol.
 Questo nuovo sito offre una parete verticale maggiore sulla quale è possibile posizionarsi dal livello del mare fino a circa 2 mt di altezza. Anche qui il mollusco ha cercato punti di ancoraggio sicuro lungo la parete. Questi sono offerti da alcuni "giunti tecnici verticali di dilatazione" della struttura anche essa in calcestruzzo. Ne ho individuati almeno tre lungo i quali, ad altezza di circa 70-80 cm sul livello del mare, hanno trovato sistemazione altrettante comunità che contano una popolazione di circa 70-100 esemplari ciascuna. Scarsissimi gli individui che si allontanano da queste stazioni. E' poi da notare che in questa zona sembra del tutto assente la M. neritoides.
 Stimo quindi la popolazione complessiva attuale in circa 500 individui.

 Some enthusiast are studing the state of the colonization of the gastropoda Nodilittorina punctata (Gmelin, 1791) along the Italian cost. I decided to give my own little contribution with some observation in the Palo Laziale area, just north of Rome.
 I don’t have clear information about the first appearance of this species along our coasts, except for a generic remembrance of its appearance some years ago, maybe after the “nourishment” operation occurred in 2003 and described in Argonauta n. 1- 6, 2011. But I think that the first appearance of N. punctata in the Palo Laziale area was most recent: maybe 2005/2006.
 The first community appeared along the containing walls of the “Posta Vecchia”, in the indicated section on the right into the satellite photo. In that point there is a double-step wall about 20 m long; the lowest step is 30- 50 cm higher than the tide level while the second one continues up to 130 cm. On the top of the second step there was a concrete connection with the retaining wall which rises by an additional 4- 5 m. The rupture of the concrete by the waves created a lot of ravines offering a good shelter for this species which, in my opinion, had meanwhile extended to hundred of speciments that share the environment with Melaraphe neritoides.
 Is now clear that N. punctata likes an aerosol rather strong but also some shelters for the most violent situation. Its niche is therefore usually located at about 150 cm on the tide level.
 During the last winter was built a cross rock barrier which covers the view of the lower part of the station in the photo and had drastically reduced the force of the waves at that point. The result was the abandonment of that place by the community of which there are only 20- 50 speciments. The species, however, has shifted more to the west in the area shown in the map as “2011” where it now lives in a larger containment wall, 250 m above the tide level. Moreover the surrounding barriers have reduced the availability of aerosol here.
 This new site offers a more vertical wall on which it is possible to locate from sea level up to about 2 meters in height. Here too, the mollusk sought safe anchorage points along the wall. These are offered by some "technical vertical expansion joints" of the structure which is also made in concrete. I have identified at least three joints along which, between 70 and 100 cm above sea level, tree communities, approximately 70 to 100 specimens each, have found refuge. Specimens which turn away from these stations are very rare. it is important to note that in this zone is absent the M. neritoides.
 Thus I estimate the total population of N. punctata present in about 500 specimens.