Clio Supplemento a Argonauta 7-12 2012





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Marmorana saxetana (Paulucci, 1886)

 In Toscana esiste una specie endemica, si tratta di Marmorana (Ambigua) saxetana (Paulucci, 1886). La specie si rinviene sul promontorio dell’Argentario (Grosseto) e zone limitrofe oltre che sull’isola del Giglio e isolette minori, si rinviene anche all’interno, verso il Monte Amiata, a Roccalbegna.
 La specie si distingue dalle due precedenti, oltre che per la differente ornamentazione cromatica, per avere l’ombelico solo parzialmente chiuso dal callo columellare.
 La possiamo trovare ad Ansedonia, dove è stata descritta come M. saxetana orta, al Giglio descritta come M. saxetana forsyti e poi sull’isolotto Argentarola come M. saxetana argentarolae, tutte dalla Marchesa Paulucci, mentre per Talamone è stata descritta M. saxetana talamonica da Kobelt, tutte comunque basate su labili differenze morfologiche a mio parere poco significative. Le diversità maggiori le ho trovate nelle dimensioni che, negli esemplari raccolti in ambiente non antropizzato, in particolare salendo sul Monte Telegrafo, sono superiori a quelle degli esemplari che si rinvengono su vecchie mura sia ad Ansedonia che a Porto Ercole.
 In Tuscany there is an endemic species, it is Marmorana (Ambiguous) saxetana (Paulucci, 1886), is found on the Argentario promontory and surrounding areas as well as on the island of Giglio and minor islands, and even we find it within, towards Monte Amiata, in Roccalbegna.
 The species is distinguished from the two preceding, as well as for the different chromatic ornamentation, to have the navel only partially closed from callus.
 We can find to Ansedonia, where it was described as M. saxetana orta, Giglio described as M. saxetana forsyti and then islet Argentarola as M. saxetana argentarolae, all by Marchesa Paulucci, while for Talamone has been described M. saxetana talamonica by Kobelt, all still based on morphological differences blurred in my opinion worthless, personally I found more diversity in size, not in the specimen collected in a antropic environment, particularly climbing on Monte Telegrafo, are higher than those of the specimens which are found on old walls both in Ansedonia than in Porto Ercole.