num. 7-12 dicembre 2007





back to index
previous
page 077
page 078
next
page 079


Materiali e metodi

La raccolta dei campioni è stata fatta principalmente camminando sulle scogliere a bassa marea, che ha circa 1 metro di escursione, ed in minima parte in apnea. Per quanto è stato possibile sono state fatte raccolte nello stesso posto sia di giorno sia di notte con l’aiuto di un potente faro, alcune di queste raccolte sono state ripetute ad uno e/o due anni dopo. Quasi impossibile fare immersioni con autorespiratore per assenza di ricarica bombole. Niente dragaggi perché non c’erano imbarcazioni attrezzate con verricelli, la mancanza in loco di materiali idonei ha impedito la costruzione di una piccola draga manuale. Per non distruggere o impoverire le popolazioni malacologiche si è scelto di fare raccolte principalmente su superfici di 1 metro quadrato, le piccole superfici interessate sono state ripopolate in breve tempo come verificato ad uno e/o due anni dopo.
Le 86 raccolte di conchiglie e detrito, fatte nelle 6 isole abitate, sono state svolte in 102 ore, l’estrazione dei molluschi, i lavaggi e le setacciature in circa 1.000 ore, la selezione e la prima classificazione in 2.000 ore di paziente ed attento lavoro, altre 1.000 ore per ulteriori classificazioni, foto degli esemplari e inserimento dei dati su computer. Le raccolte eseguite su 1 metro quadrato hanno dato in alcuni casi un grande numero di esemplari della stessa specie, specialmente per quanto riguarda le conchiglie piccole e le microconchiglie.

Per la raccolta del detrito è stato usato un retino, sul posto si è fatto un primo lavaggio per eliminare la maggior parte del fango e sabbia fine. Il detrito è stato steso su tavoli esposti al vento all’ombra di alberi, sia per essiccarlo sia per eliminare a vista i grossi frammenti di conchiglie, madrepore, legni e foglie. In laboratorio il detrito è stato lavato, essiccato e setacciato per allontanare le poche polveri risultate dagli scuotimenti del trasporto ed ottenere delle frazioni di detrito calibrato più facilmente selezionabile. Sono state messe a mollo le conchiglie con il mollusco essiccato, ognuna in un contenitore per estrarre e salvare l’opercolo. Lo studio degli opercoli potrebbe diventare una eventuale quarta parte di questo lavoro. Dopo alcuni giorni si è proceduto al lavaggio con potenti schizzi d’acqua, con l’aiuto di aghi e spirali sono stati estratti i molluschi, il procedimento è stato ripetuto diverse volte sino a che le conchiglie sono rimaste pulite e senza cattivi odori. Un lento asciugamento all’ombra ha concluso questa fase del lavoro.

Con l’uso di lenti, microscopio binoculare, dei pochi dati presenti in letteratura sulla malacofauna polinesiana e tantissima pazienza sono stati selezionati più di 6.200 esemplari in oltre 500 taxa, il circa è doveroso perché sono stati classificati circa 300 taxa a livello specie, molti al genere, altri alla sola famiglia, una decina sono rimasti anonimi, potrebbero essere delle nuove specie. Restano ancora da esaminare e confrontare più di 400 esemplari che hanno avuto una classificazione provvisoria, e studiare alcune migliaia di microconchiglie che saranno prese in esame nella seconda e terza parte di questo lavoro. Per l’ordine tassonomico si è fatto riferimento alla bibliografia indicata a fondo pagina. Tutto il materiale raccolto è stato catalogato in un database, con un programma realizzato in collaborazione con Verde Realtà, del quale mostriamo qui di seguito un esempio di Scheda Raccolta malacologica e uno della parte iniziale della Scheda Esemplari Raccolti.

Materials and methods

The specimen collecting was mainly done while walking along the rocks at low-tide which has about a 1 metre expanse out-flow. A small part of the shell-gathering was done by diving underwater. The shells were all collected from the same spot as far as was possible - at night with the help of powerful spotlights and also during the day. Some of the shell gathering was repeated one year and/or two years later. It was nigh impossible to carry out under-water immersions with a breathing apparatus due to the lack of availability of refills for the oxygen-cylinders. Neither were dredges used as there was no landing-space equipped with winches, and the lack of suitable local material had prevented construction of even a small manual dredge. So as not to either destroy or impoverish the malacological population, it was decided to gather our specimens mainly from surfaces of 1 square metre. The small surfaces concerned, re-populated quickly within a short time – as was verified one or two years later.
The 86 collections of shells and detritus taken in 6 inhabited islands, were gathered in all over 102 hours and the extraction of the molluscs, washing, sifting and sieving took about 1000 hours. The selection and first classification was carried out in 2000 hours of patient and careful work, and another 1000 hours were needed for the further classification, photos of the specimens and insertion of all the data onto the computer The collections taken over a one square metre of sea-shore, had in some cases, furnished a great number of examples of the same species, especially with regard to the small and micro-shells.

A hand-net was used to collect the detritus. The first washing was done on the spot so as to eliminate a greater part of the mud and fine sand. The detritus was extended onto tables exposed to the wind and placed under the shade of trees, both to dry it and to eliminate the big fragments of shells, madre-pore, wood and leaves by sight. The detritus was then washed in the laboratory , dried and sifted/sieved to rid it of the fine dust that resulted from the shaking by transport, as well as to obtain fractions of calibrated detritus that can be more easily selected. The shells were placed together with dessicated molluscs to soak, each one placed into a container to extract and and save the operculum. The study of the opercula could possibly become a fourth part of this work. After some days we proceeded to the washing with potent jets/squirts of water and the molluscs were extracted with the help of needles and spirals. This procedure was repeated several times until the shells were clean and without an unpleasant smell. A slow drying in the shade concluded this phase of the work.

Using lens, microscopic binoculars and the little data present in the literature on the Polynesian malaco-fauna, together with a great deal of patience, more than 6,200 specimens were selected in over 500 taxa. The approximation is dutiful as there were about 300 taxa/ taxaceae classified at the level of species, many in genre and others solely in family. Scores remained anonymous and could belong to new species. A a temporary classification has been given to the still more than 400 specimens remaining to examine and compare, together with some thousands of micro-shells which were taken into consideration in the second and third parts of this work. Reference was made to the bibliography - indicated at the foot of this page - for taxonomic order. All the material collected was catalogued in a database with the programme carried out in collaboration with Verde Realtà whose example of the Malacologic Collection Index and one of the initial parts of the Collected Specimens Index, we show here below.




Sono state registrate 86 Schede Raccolta per un totale complessivo di 316 specie con un totale di 33.604 esemplari. (il numero di specie qui indicato è relativo agli esemplari per i quali si è determinato almeno il Genere).


Risultati e considerazioni conclusive

I risultati sono sorprendenti. In 3 litri di detrito sono stati selezionati oltre 35.000 esemplari. Gli esemplari riconoscibili superano il 70% del detrito, frammenti di esemplari il 20%, solo il 10% è sabbia composta da frammenti di madreporari.
Una veloce analisi statistica sullo stato degli esemplari esaminati nella stazione di campionamento ci evidenzia:

Numero specie per isola: Fatuiva 107, Hiva Oa 67, Nuku Hiva (senza micro Anaho) 211, Tahuata 110, Ua Huka 102, Ua Pou 143.
Considerazioni, elenchi e diagrammi delle 10 specie più significative per peso, dimensione e frequenza.
86 Collection Indexes have been registered for a comprehensive total of 316 species with a total of 33,604 specimens. (The number of species indicated here is relative to the specimens for which the Genus has at least been determined.)

Results and conclusive considerations

The results are astonishing. In 3 litres of detritus more than 35,000 specimens were selected. The recognisable specimens are more than 70% of the detritus, specimen fragments 20% and only 20% sand composed of fragments of madre-pores.
A quick statistical analysis on the state of the specimens examined during the season of change highligh:

Number of species per island: Fatuiva 107, Hiva Oa 67, Nuku Hiva (without micro Anaho) 211, Tahuata 110, Ua Huka 102, Ua Pou 143 Considerations, lists and diagrams of the 10 species more important for weight, size and frequency.


Specie meno pesanti - Less heavy species: Alaba goniochila, Berthelinia limax, Cerithiopsis arga, Clavus pusillus, Gibberula pacifica, Haminoea wallisi, Herviera gliriella, Herviera patricia, Lophocochlias minutissimus, Pyrgulina oodes.
Specie più pesanti - Heavier species: Chicoreus ramosus, Conus imperialis, Conus quercinus, Cypraea tigris, Cypraecassis rufa, Mauritia mauritiana, Pinctada margaritifera, Purpura persica, Terebra maculata, Turbo setosus.
Specie più piccole - Smaller species: Berthelinia limax, Clithon chlorostoma, Euchelus clathratus, Euchelus foveolatus, Gibberula pacifica, Heliacus infundibuliformis, Herviera gliriella, Lophocochlias minutissimus, Scissurella coronata, Subulina octona.
Specie più grandi - Greater species: Chicoreus maurus, Chicoreus ramosus, Cypraea tigris, Cypraecassis rufa, Mauritia mauritiana, Pinctada margaritifera, Purpura persica, Streptopinna saccata, Terebra crenulata, Terebra maculata.
Specie rarissime - Very Rare species: Dentalium octagulatum, Epitonium thorssoni, Homalocantha anatomica, Leporicypraea mappa admirabilis, Mitra saltata, Mitromorpha atramentosa, Neritina violacea, Opalia aglaia, Palmadusta contaminata contaminata, Scissurella coronata.
Specie comunissime - Very Common species: Arca ventricosa, Cerithium zebrum, Conus sponsalis, Drupa ricinus, Gibberula pacifica, Hinea fasciata, Nerita plicata, Nodilittorina pyramidalis, Pinctada maculata, Puperita bensoni.

I risultati sono interessanti sia per la quantità degli esemplari riconoscibili, sia per il notevole numero di circa 300 taxa classificati.
Non è stato possibile per ora fare un’esatta e completa classificazione di tutti gli esemplari, speriamo che questa prima parte del lavoro stimoli l’interesse di specialisti in conchiglie dell’Oceano Pacifico, saranno benvenuti per aiutare alla correzione di questa prima parte del lavoro ed alla stesura degli aggiornamenti. Il lavoro completo sarà dato alle stampe quando si riuscirà a rivedere questa classificazione, determinare le conchiglie in parte ancora anonime, classificare le microconchiglie e magari presentare nuove specie.
I risultati ottenuti non possono definirsi conclusivi per la malacofauna dell’arcipelago delle Marchesi, necessita allargare l’indagine con altri campionamenti nelle isole abitate prese in esame ma anche nelle isole disabitate per verificare lo stato delle popolazioni malacologiche senza il distruttivo intervento antropico. I futuri campionamenti saranno fatti in occasione della prossima spedizione scientifica malacologica, che salvo contrattempi dovrebbe iniziare nel dicembre 2008.

The results are interesting both for the quantity of recognisable specimens as for the notable number of around 300 taxa classified. It has not been possible to make an exact and complete classification of all the specimens for now. We hope that this first part of the work will stimulate the interest of specialists in the shells of the Pacific Ocean. We would welcome with any help on the correcting of this first part of the work and compilation of the up-dating. The completed work will be given to the printers when we manage to revise this classification, determine those shells still anonymous in part, classify the micro-shells and hopefully present new species.
The results obtained cannot be defined as conclusive for the malaco-fauna of the Archipelago of the Marquesas Islands. A wider investigation is needed together with other specimens taken from the inhabited and also uninhabited islands so as to verify the state of the malacological population without a destructive anthropic intervention. Future specimens will be collected on the occasion of the next scientific malacological expedition which should begin in December 2008 - possible hitches permitting.
Ringraziamenti - Tanks

L’autore ringrazia - The Author thank:
1° - l’ANMS Associazione Nazionale Musei Scientifici per il patrocinio alla ricerca scientifica sugli endemismi geo/floro/faunistici delle Isole Marchesi nella Polinesia Francese;
2° - l'associazione Verde Realtà nelle persone della prof Gilda Pianciamore, del dott. Claudio Fanelli e di Raffaele Petrone, oltre al sottoscritto, che hanno fatto le foto digitali e classificato la maggior parte delle microconchiglie;
3° - il sig. Leopold proprietario della locale pensione “Te Pua Hinako“ che ha suggerito l’idea della riserva, e pazientemente ha permesso il lavaggio ed asciugamento del detrito e la conservazione in congelatore delle conchiglie;
4° - il dott. Claude Serra della Délégation à l’Environnement che ha dato una preziosa e fattiva collaborazione, consigli e informazioni sulla fauna, flora e ambiente polinesiano;
5° - il collezionista Vincent Wargnier per il suo sito internet “Les coquillages de Polynésie francaise”, http://www.tahitishells.fr.st